Editoriale di Giugno 2025
“Habemus papam”: con questa frase di rito la Chiesa Cattolica ha nominato il successore di papa Francesco, deceduto il 21 aprile di quest’anno. Fin dal giorno dopo la sua morte gran parte di coloro che lo avevano severamente criticato in vita, hanno cominciato a tesserne le qualità, dimostrando l’ipocrisia tipica di chi non parla tanto per convinzione, ma, piuttosto, per convenienza. Per poi riprendere la pratica dello stesso sport iniziando a imputare al nuovo pontefice accuse e pregiudizi prima ancora che il medesimo potesse fare qualsiasi cosa.