LETTURA SETTIMANALE

Il TEMPO MISTICO, una "liturgia" speciale, esegesi settimanale di un passo del Vangelo sotto la lente del Cristianesimo Interiore


Periodo liturgico: Avvento - colore: viola 

Il termine “Avvento” deriva da “Venuta”: è un periodo di attesa e di preparazione. Le Chiese cristiane danno cadenze differenti al rispetto di questo periodo: Chiese orientali e anche il rito Ambrosiano (a Milano) lo fanno durare per sei domeniche, le sei domeniche che precedono il Natale, partendo perciò dal periodo di San Martino. La Chiesa Cattolica Romana e quasi tutte le altre Chiese cristiane lo fanno risalire alle quattro domeniche che precedono il Natale. Tutte scandiscono l’inizio dell’Anno Liturgico con la prima domenica d’Avvento.

51.a settimana -Domenica 21 dicembre 2025
IV d'Avvento

L'Annunciazione

Luca 1:26-35

Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”.

Allora Maria disse all’angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio”.

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Nella proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione, il papa Pio IX scrisse: "La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione . . . è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale". Poiché la tradizione iniziatica insegna che il peccato originale altro non è che l'atto sessuale effettuato sotto la spinta luciferina, ne dobbiamo dedurre che "nel primo istante" il concepimento da parte dei suoi genitori anziani Anna e Gioacchino avvenne sfuggendo a tale istigazione. Non avrebbe infatti molto senso pensare al peccato originale come ad una macchia, un peccato, che colpisce tutti gli uomini in conseguenza dell'obbedienza dei progenitori al serpente, a prescindere dal loro coinvolgimento: le cosiddette "maledizioni" di Jahvè infatti non erano davvero tali, ma erano solo l'elencazione delle conseguenze cui da allora tutti gli uomini avrebbero dovuto andare incontro.

L’immacolata concezione secondo la tradizione esoterica è una conquista evolutiva che tutta l’umanità un giorno dovrà attraversare e conseguire. Concepire in perfetta purezza, effettuare il sacramento dell’unione sessuale in purezza, è ancora lontano dalle possibilità dell’umanità di oggi; tuttavia, come sappiamo, gli Iniziati sono proprio quegli uomini e quelle donne che sopravanzano l’evoluzione media, giungendo a facoltà e potenzialità dagli altri non ancora raggiungibili.

Era necessario, per il compito che doveva svolgere, che Gesù fosse concepito in modo del tutto puro e scevro da passionalità, quindi Maria e Giuseppe furono a loro volta in grado di eseguire un tale concepimento, definibile come “opera diretta dello Spirito Santo”, che è il “Signore che dà la vita” e che sovrintende coi suoi angeli ad ogni concepimento. Ma che in questo caso segue, possiamo dire, intervenendo personalmente. Quindi Maria e Giuseppe non erano affatto quelle persone umili, anche intellettualmente, e ingenue, che di solito ci vengono dipinte: erano due grandi Iniziati che sapevano bene quello che stavano facendo. Era per loro quotidiano e normale un dialogo con gli esseri superiori, come ci suggeriscono i brani suddetti. Infatti Maria non si stupisce, nel racconto di Luca, dell’apparizione dell’angelo, cosa forse alla quale era per così dire abituata, a rappresentanza delle caratteristiche femminili di visualizzazione, ma fu turbata dalle sue parole, e Giuseppe, a rappresentazione dell’aspetto maschile-razionale, riceveva le sue istruzioni in stato non cosciente, cioè “in sogno”. Sogni ai quali dava molta importanza, tanto da adattarvisi nelle sue azioni e decisioni. Era un “uomo giusto”.

In realtà, Maria aveva familiarità con Gabriele, l’angelo dell’annunciazione, che l’aveva seguita fin dalla sua fanciullezza. Ciò che comunemente si chiama “Annunciazione” in realtà fu la prima iniziazione passata da Maria, impartitale proprio dall’angelo Gabriele.

Probabilmente questi due Iniziati avevano anche una certa autorità fra gli Esseni e fra tutto il popolo, perché superarono l’aspetto sociale negativo dovuto ad una gravidanza mentre secondo le leggi erano ancora fidanzati: Maria era “promessa sposa”. Ricordiamo che allora questo comportava la condanna della donna e il ripudio da parte del promesso sposo, al quale difficilmente ci si poteva sottrarre.