LETTURA SETTIMANALE

Il TEMPO MISTICO, una "liturgia" speciale, esegesi settimanale di un passo del Vangelo sotto la lente del Cristianesimo Interiore


Periodo liturgico: Periodo di Michele - colore: rosso 

Ogni anno il Cristo cosmico torna a ridare la carica spirituale alla Terra, e ogni anno Michele, l’Arcangelo più potente dopo di Lui, gli apre la via ripetendo la lotta contro il serpente di miasmi, il Drago, e ogni volta sconfiggendolo. Michele è legato all’azione di salvezza del Cristo: era il suo turno quando, nell’Era Ariana, il Cristo si incarnò nel corpo di Gesù nel momento del Battesimo sul Giordano ad opera di Giovanni il Battista, e fu Lui ad essere al fianco del Cristo durante la sua missione e a consolarlo nel giardino del Getsemani prima della sua cattura; ed è ancora Lui che ad ogni Equinozio d’Autunno ingaggia la sua guerra contro il Drago, aprendo la via al ritorno annuale del Grande Spirito Solare, il Cristo.

40.a settimana -Domenica 5 ottobre 2025

Lo sposalizio del re

 

 

 

Matteo 22, 1-14

Gesù riprese a parlar loro in parabole e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero.

Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Che cos'è l'abito nuziale? L'abito nuziale è il corpo radioso, il corpo di luce edificato attorno a noi dai due eteri superiori del corpo vitale, che San Paolo chiama "corpo-anima". Il re - il nostro Cristo interiore o Sé - ci invita tutti alle nozze, ossia all'unione delle due polarità dell'energia creatrice che avviene nel "palazzo", nella testa.

Ma noi siamo troppo impegnati nelle nostre faccende personali (cioè della personalità), e preferiamo curare gli affari o andare nei campi. Eppure il banchetto è pronto, il Sé è ansioso di accoglierci alle nozze, e continuamente ci manda dei messaggi attraverso l'intuizione, che a fatica si fa largo fra i nostri pensieri mondani. E quando ci riesce, anziché ascoltarla noi spesso la "uccidiamo": la copriamo di pensieri e ragionamenti così da impedirle di farsi sentire.

Se non abbiamo sviluppato l'abito nuziale non possiamo ascoltarla, e non troviamo accesso alla festa di nozze.

Il corpo radioso si può costruire in un solo modo: attraverso l'azione e l'atteggiamento altruistico verso gli altri, non "curando i nostri affari", ma interessandoci del nostro prossimo. Allora le porte del "palazzo" si apriranno ad accoglierci per festeggiare nel banchetto preparato per noi.